26 MAGGIO - 26 MAGGIO - 26 MAGGIO - 26 MAGGIO - 26 MAGGIO - 26 MAGGIO

Centro Didattico Musicale

 

Scuola Popolare di Musica di Testaccio

in collaborazione con

con la partecipazione di

con il contributo del

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali

Domenica 26 Maggio 2002
Sala Accademica del Conservatorio S. Cecilia di Roma

Sono lieto di dare il mio benvenuto, a nome del Conservatorio "S. Cecilia" a questi gruppi di bambini e ragazzi musicanti. Ritengo assai importante che la nostra Istituzione, che si occupa della formazione di chi alla musica ha scelto di dedicare la professione della propria vita, favorisca dei momenti di collegamento con tutte quelle realtà esterne che si adoperano per diffondere l'esperienza musicale nel mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Quel mondo entro il quale crescerà sia il vasto pubblico dei futuri ascoltatori e amatori, sia la più ristretta compagine degli artisti e dei professionisti. Sono certo che nell'esperienza di un bambino, un"incontro" come quello che questa manifestazione gli consente, il fatto di esibirsi in uno spazio di importanza storica che ospita la musica dei "grandi", possa esser fonte di una emozione assai profonda e positiva per il suo futuro rapporto con la musica, qualunque esso sia. E a nome della Istituzione che dirigo ringrazio tutti gli intervenuti.

M° LIONELLO CAMMAROTA

Musica è, già in sé, una parola dalle innumerabili implicazioni: implicazioni storiche, stilistiche, linguistiche, formali e strutturali. Uno spazio smisurato, che ancor più si estende se a tutti gli aspetti intrinseci della musica si aggiungono quelli, per così dire, estrinseci – sociali, rituali, funzionali – che la pongono in relazione con tutte le altre forme espressive, col mondo del corpo e del movimento, del linguaggio parlato, dell’immagine e della rappresentazione. Il migliore approccio, per far sì che un bambino si accosti alla musica in modo vivo e attraente, è quello di avviarlo ad addentrarsi in questo mondo così ricco e variegato non certo a partire da premesse astrattive, bensì attraverso esperienze attive e collettive, attraverso procedure empiriche e sperimentali da cui dedurre via via razionalizzazione, competenza e conoscenza. E’ da tempo che le pedagogie musicali più avvertite esplorano e tracciano percorsi che si ispirano a quelle prassi dell’”imparare facendo”, attraverso “prove ed errori”, del “fare per capire”, che molto più agevolmente si sono ambientate nella didattica delle lingue o della matematica che non in quella musicale.
Il programma di questa sera vuole rappresentare la possibilità di imparare la musica “facendo musica”, di imparare la musica “dalla musica stessa”, attraverso alcune esibizioni che sono state tutte concepite, si sono sviluppate e consolidate lungo percorsi educativi. Percorsi al termine dei quali la “performance”, come quella cui stiamo per assistere, non è tanto l’esibizione di un prodotto creato per essere rappresentato, quanto appunto la “rappresentazione dell’esperienza”. Una performance che è parte integrante e significativa, ricorrente epilogo del tracciato pedagogico, in quanto momento di convalida della capacità di appropriazione soggettiva e collettiva dei relativi contenuti, della traduzione in competenza e conoscenza delle esperienze svolte nell’ambito di un determinato segmento di attività.


GIOVANNI PIAZZA

La performance di oggi è il frutto dell’integrazione tra il mondo dell’associazionismo musicale e le istituzioni pubbliche: una sinergia che permette di rispondere più pienamente alla forte richiesta di educazione musicale. Non è un caso che tre scuole di musica – Donna Olimpia, Testaccio e Centro Didattico Musicale, coinvolte in rappresentanza delle oltre 100 associazioni che si occupano di formazione a Roma - non solo sviluppino un clima di ricerca e collaborazione anziché di concorrenza, ma si integrino nel panorama dell’educazione musicale nella scuola dell’obbligo, coinvolgendo ogni anno migliaia di utenti.
Dalla sperimentazione negli asili nido agli interventi nella scuola dell’infanzia, dalle elementari alle medie, questa ricerca e questa collaborazione rappresentano un segnale piccolo, forse, ma sicuramente positivo, per sperare in uno sviluppo e in una crescita del ruolo dell’educazione musicale nel mondo scolastico. Lo “spettacolo” di oggi è realizzato con la partecipazione di oltre 100 bambini di età compresa tra i 7 e i 13 anni, provenienti dai gruppi interni alle scuole di musica stesse e da due scuole pubbliche (elementare “V.H.Girolami” e 94° Circolo “G.Parini”), in rappresentanza di tutte quelle nelle quali le tre scuole di musica svolgono attività didattico musicali.

ANDREA SANGIORGIO & FRANCESCO GALTIERI

INTRODUZIONE
di Giovanni Piazza, Francesco Galtieri e Andrea Sangiorgio su
“Prospettive per la didattica della musica: dalla formazione all’educazione”
ACCOGLIENZA

Musica d’insieme Junior 3

della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia

insegnante CIRO PADUANO

PROLOGO VIDEO

Corso propedeutico 1 e 2, Flautincanto

della Scuola Popolare di Musica di Testaccio

insegnanti CECILIA LOPRIORE, ALESSANDRA MANTI
PASSA IL TEMPO TICCHE TACCHE
spettacolo di coreografie musicali, strumentali e cantate

Il tempo passa: una affermazione che a noi adulti sembra ovvia ma che per i bambini non è per niente scontata; per loro domani, ieri, quello che è appena avvenuto e quello che sarà si mescola e si dispone diversamente nell'attualità del presente. Cos'è che allora rimane a sedimentare in loro il concetto di tempo? Sono la successione dei movimenti e la scansione del tempo legata alla qualità del gesto stesso del muoversi e il rimando a situazioni affettive tipiche della loro giornata. Ma durata, successione e qualità del movimento sono guidate, sottolineate ed esaltate dall'evento musicale.
Questo il filo conduttore ed il senso dei tre momenti dell'attività dove l'esperienza musicale si traduce in una interazione libera ed estemporanea di gesti-suono col movimento, nella capacità di abbinare i movimenti corrispondenti alla diversa scansione ed articolazione della parola, nella esecuzione di un brano in cui il canto, la coreografia e lo strumentario si intersecano come in un ingranaggio di precisione.

PROGRAMMA MUSICALE

Teoria Bambini B

insegnante CIRO PADUANO
in collaborazione con le classi di Pianoforte di PAOLA ANSELMI e FRANCESCO S. GALTIERI
della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia
CANTO DELL'EST
di Giovanni Piazza, per pianoforte a quattro mani e strumentario Orff

Il pianoforte è, per sua stessa natura, lo strumento che può “far tutto da sé”, senza necessariamente unirsi ad altri strumenti musicali, e forse anche per questo è il preferito della maggior parte dei bambini. Per la stessa ragione, però, lo studio del pianoforte è solitamente individuale, solitario, sia nelle ore di lezione che nelle ore di studio. Uno stato di cose al quale parzialmente ci si sottrae attraverso la pratica della musica pianistica a quattro o - più raramente - a sei mani e - nel caso di insegnanti inclini a sperimentare - attraverso lezioni collettive. Al contempo, le didattiche musicali più avvertite, hanno cominciato a valorizzare sempre più la musica d’insieme, fin dai livelli più elementari, sfruttando le potenzialità dello strumentario Orff. Questa composizione ha lo scopo di sottrarre il pianoforte al suo isolamento introducendolo, attraverso una piccola incursione stilistica in area modale, in una prassi basilare della musica d’insieme. La sezione B del pezzo, esclusivamente ritmica, è stata costituita servendosi dei ritmi improvvisati dai bambini stessi.
Alessandro Frontoni, Luca Cortellacci, Sergio Taddei, Francesco Di Stefano, Francesco Vicentini, Giorgia Colone, Elisa De Luca, Elena Franceschini, Giulia Cosma, Lorenzo Marrara, Andrea Corsi, Giulia Cevoli, Marzia Mencarelli, Alessandro Tiros



Classi III A e III C del 94° Circolo G. Parini - Valle Scrivia Parini

Maestre: Giovanna Cilento, Angela Benassi, Angelita Tornambè
insegnante MARCO IADELUCA
a cura del CDM – Centro Didattico Musicale
ALLA MANIERA DEGLI “ALL BLACK”
coro parlato e canto di battaglia dalla tradizione Maori

I commenti musicali ai rituali di questa etnia australiana prevedono un accompagnamento con strumenti molto semplici, ma mantengono una forza e una energia che si può definire primigenia, capace di emozionare profondamente.
Il coro parlato ha un metro ternario e il semplice testo è stato ideato dai bambini; la forma è responsoriale e l’alternanza tra un piccolo gruppo di solisti e il “tutti” crea una dinamica che oscilla tra il piano ed il fortissimo.
L’elemento interessante del canto di battaglia è il metro in 10/8, che spezza la marcata regolarità della sezione precedente. Oltre che nel canto, in questa sezione i bambini sono impegnati nell’uso delle claves, che hanno il compito di commentare e fornire un elemento di stacco alla melodia di base.
Francesca Ammetto, Lorenzo Andreoli, Lorenzo Craia, Tiziano Desideri, Francesca Franceschetti, Maria Giagomante, Simone Giuliani, Tiziano Iacoboni, Serena Manzo, Francesco Settimi, Giacomo Viola, Mariam Ashuk, Davide Antinori, M. Teresa Ballerini, Lorenzo Brunetti, Valentina Calabrese, Lorenzo Catena, Andrea Civati, Giulia De Carolis, Camilla De Giovanni, Federica Del Rosso, Marianna Della Rovere, Gabriele Desideri, Matteo Guattari, Davide Di Giacomo, Cindy Margarita, Federico Marcelli, Alessandra Mennella, Lorenzo Mosciatti

Coro di Voci Bianche
della Scuola Popolare di Musica di Testaccio

direttore AMEDEO SCUTIERO
accompagna al pianoforte: Alberto Spanu
Popolare italiano (Emilia) LA MORETTINA- Popolare boliviano MINERITO- Tullio Visioli FILASTROCCA DELL’ALTROIERI- Guido Coppotelli FILASTROCCA PER TUTTI I BAMBINI

Il coro di voci bianche, con bambini e ragazzi fra gli otto e i quattordici anni, ha lo scopo di far sperimentare il piacere di far musica cantando e, al tempo, stesso l'impegno per migliorare la propria intonazione ed emissione vocale. Il repertorio varia di anno in anno, con una particolare attenzione al canto popolare all'unisono e a più voci, la musica contemporanea entro limiti "abordabili" di difficoltà, anche a più voci, nonchè quei linguaggi variamente definibili come "etno" music e dintorni.
Federica Bonofede, Sibilla Buttiglione, Giulia Cianca, Daniel Cioccoloni, Lucilla Cravero, Rami Jasen, Arianna Marielli, Anna Laura Mascagni, Giulia Montuoro, Silvia Morigi, Giorgia Pascucci Martinez, Arianna Scutiero, Alice Seghezza, Giulia Tufano, Nicole Volpe

Laboratorio Ritmica Dalcroze
della Scuola Popolare di Musica di Testaccio

insegnante GIOVANNA MARTINELLI
UNSQUARE DANCE (The Dave Brubeck Quartet )

Il metodo Dalcroze mira a sviluppare la capacità di rappresentare corporalmente gli elementi che compongono la musica: ritmo, altezze, intensità, frasi….La ritmica Dalcroziana si propone di stabilire un’armonia tra emozioni sonore e corporalità. Il rythmicien vive la musica, la fa sua ed i suoi movimenti la traducono del tutto naturalmente. La plastique animée o “plastica vivente” è la massima espressione del musicista dalcroziano. E’ il momento in cui il corpo descrive con il movimento un pezzo musicale in tutte le sue dinamiche ed emozioni.
Tocco Simone, Tesei Maria Vittoria, Rulli Francesco, Armaroli Emanuela, Mirigliano Emanuela, Menna Danilo, Corti Benedetta

Classe V B della Scuola elementare V.H. Girolami
Maestre: Pasqualina Rubino, Paola Gasperini, Antonietta Califano
insegnante CIRO PADUANO
a cura della SPM Donna Olimpia
BASTONI… TRA LA MUSICA
coreografia per voce, strumentario e manici di scopa

Un canto modale che imposta un clima magico religioso infranto da una lotta ritmica con bastoni.
Un gruppo di musicisti che accompagna con strumenti a barre ed effettistica ad hoc la preparazione e l'epilogo della battaglia.
Mosadì conclude la performance con il gruppo di "guerrieri" che insieme ai musicisti si uniscono in un canto di pace africano a due voci. I bastoni coprono nel finale il solista del coro. Si è unito insieme strumenti didattici con materiale extramusicale per offrire sia l'opportunità di immaginare un contesto socio-culturale sia per offrire ai bambini una motivazione a creare un evento ritmico e a costruire una performance integrata tra musica e movimento.
Belfiore Cristiano, Ciccarelli Vincenzo, Cotturone Denise, Di Bello Roberto, Grauli Matteo, Leporani Danilo, Liberatore Luca, Liburdi Martina, Margoni Luigi, Mari Michele, Mieli Giacomo, Montanari Davide, Papi Francesca Romana, Piazza Eleonora, Pilloni Emanuele, Sistopaoli Ludovica, Volpicelli Lorenzo

(sfiora la foto con il mouse!)

Alfabetizzazione 4
del CDM - Centro Didattico Musicale

insegnanti MARCO IADELUCA, ANDREA SANGIORGIO
FRIGIO
per ensemble Orff

Il brano trae spunto da una melodia di Beth M.Bolton di sapore orientaleggiante, interessante da un punto di vista didattico sia per la scala su cui si basa, frigia, sia per i frequenti cambi di metro.
Il percorso didattico, largamente ispirato al pensiero di E.Gordon, ha compreso l’apprendimento a orecchio e la successiva lettura della melodia, la sua realizzazione sugli strumenti, l’acquisizione delle principali coordinate di riferimento tonali e ritmiche (pattern), e un lungo momento dedicato alla impro-composizione di ostinati a strati in 7/8.
L’orchestrazione del pezzo è stata sviluppata “su misura” dai due insegnanti nel corso del lavoro con i ragazzi, tenendo presente le diverse variabili in gioco: validità estetica del prodotto (ricerca del giusto “sound” e di una struttura coerente e funzionale), valorizzazione e coordinamento delle competenze dei singoli membri del gruppo, attenzione alla vitalità del processo e alla positività del vissuto personale durante le lezioni.


NUVOLE
di Andrea Sangiorgio, per strumentario Orff e strumenti a percussione

“Nuvole”nasce come orchestrazione di una melodia pentatonica di origine popolare ungherese. Il brano ha un carattere morbido e fluttuante, tra la minimal music e la new age, e sfrutta l’ambiguità armonica delle pentatoniche, che “comunque suonano bene”: qui la stessa melodia viene riproposta a partire da altezze differenti su di un bordone misolidio d’accompagnamento. Alcuni interludi a carattere improvvisativo (sovrapposizioni melodico-ritmiche delle tre sezioni strumentali e ondate di tremolo) danno varietà e corposità al pezzo. L’effetto complessivo è colorato e piacevole.
Lorenzo Iacovone, Paolo Cinque, Giuseppe Carvaruso, Francesca Iannaccone, Samuel Nocito, Daniele Maras, Fabrizio Cagnoli, Claudia Campa, Claudio Angelucci, Alessandro Maccagli, Andrea Gianfermo, Valerio Timarco, Marcello Pacifici, Giacomo Marini, Marco Teofili


Musica insieme junior 3
della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia

insegnante CIRO PADUANO

CHA CHA

L'incastro delle parti, l'alternanza e la simultaneità, la struttura delle sequenze ritmiche danno luogo ad una poliritmia complessa che si configura come un ritmo latino molto vicino ad un cha cha cha. Un tipo di attività che si basa e ha come suo obiettivo finale la musica di insieme. La ricerca del gruppo, anche se solamente in un incastro ritmico, è quella di scoprire un profondo senso della musica sia nei suoi aspetti formali e strutturali, sia nel suo potere comunicativo.
Elisa De Luca, Marzia Mencarelli, Matteo Spinelli, Giorgia Colone, Mattia Ghera, Alessandro Tiros, Andrea Corsi, Francesco Venturi


INTERLUDI VIDEO

Quodlibet (Annamaria Diroma e Giovanni De Rosa, Bassano Romano - Associazione culturale “Musica Nova”)
Esperienze di grafia musicale (Ciro Paduano, SPM Donna Olimpia)
A lezione con i neonati – Musica in Culla (Paola Anselmi, SPM Donna Olimpia)
Orchestra “Albero dei suoni”- A.Piazzolla Libertango (Ciro Paduano e Marco Cianchi, SPM Donna Olimpia- III Giornata della Musica a Scuola, Ministero della Pubblica Istruzione, 5 Maggio 2001)
Plastique dalcroziana, D. Brubeck: Squaredance - prove (Giovanna Martinelli, SPM Testaccio)
Ensemble Orff, prove (Marco Iadeluca, Andrea Sangiorgio, CDM Centro Didattico Musicale)
Alla maniera degli All Black, prove (Marco Iadeluca, CDM Centro Didattico Musicale)

Metamorfosi/ Hola
(Andrea Sangiorgio, Marco Iadeluca, CDM Centro Didattico Musicale- III Giornata della Musica a Scuola, Ministero della Pubblica Istruzione, 5 Maggio 2001)
In Tanzania con i Masai
(Alberto Conrado - Scuola Elementare "G. Falletti di Barolo" Torino )

POSTLUDIO VIDEO
Banda dei Folli – Mario Camporeale, SMS “Mozart” (Ostia) – III Giornata della Musica a Scuola, Ministero della Pubblica Istruzione, 5 Maggio 2001


Coordinamento artistico:
GIOVANNI PIAZZA
Coordinamento organizzativo: FRANCESCO GALTIERI – ANDREA SANGIORGIO
Service: RAIN
Staff tecnico: LETIZIA RIBECA, SARA PIAZZA, SIMONE BRANCHESI, MICHELE ANSELMI

Si ringrazianoil m° Lionello Cammarota, direttore del Conservatorio di S.Cecilia, eil m° Ada Gentile, vicedirettrice, che hanno permesso la realizzazione della manifestazione.

Si ringraziano la Ditta Amadeus – Studio 49, il negozio Hortus Musicus e le direzioni didattiche della Scuola Elementare V.H.Girolami e del 94° Circolo “G.Parini”.
Un grazie particolare ai genitori e soprattutto ai “giovani musicisti” della serata.

 

 

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Orff-Schulwerk

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