Qualche
anno di vagabondaggio tra letterature straniere e tardivi studi
di pianoforte Nel '92 conosce Giovanni Piazza e la metodologia
Orff. Una esplosione. Corporeità, Gruppo, Creatività,
Gioco, Apprendimento. Tutto risuona. Gli orizzonti si ampliano.
Scopre la gioia di regredire e tornare, da adulto, a essere
bambino. Trova uno spazio dove ci si può esprimere e
inventare e ballare (ipercinetico fin da piccolo, qui finalmente
non si sente costretto, anzi). Interrompe gli studi, si trasferisce
a Salisburgo, Austria, per studiare Educazione alla Musica e
al Movimento all'Orff-Institut. Rimane tre anni in assorbimento
intensivo. Focalizza un tema, l'improvvisazione di gruppo, che
soddisfa esistenzialmente il suo forte bisogno di un margine
di decisione e di espressione, oltre che di incontro interpersonale
(secondo il motto: come mi pare e piace). Tornato a Roma nel
'97, si occupa di educazione musicale di base, educazione all'uso
della voce, propedeutica delle percussioni, musica d'insieme,
improvvisazione di gruppo. Vagheggia di insegnare ai bambini
come imparare a imparare la musica. È vicepresidente
e coordinatore didattico del CDM - Centro Didattico Musicale.
È docente del Corso nazionale sulla Metodologia e Pratica
dell' Orff-Schulwerk presso la Scuola Popolare di Musica Donna
Olimpia di Roma.
Cerca di contagiare altri insegnanti attraverso una intensa
attività di aggiornamento sia in Italia che all'estero
(Austria, Germania, Spagna, Finlandia). Si definisce un "moltiplicatore",
ossia importa, produce in proprio e redistribuisce tecnologia
pedagogico-musicale.